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#geopolitica e futuro dell’ambiente
Nello scacchiere geopolitico mondiale manca da tempo ormai un protagonista degli anni passati e purtroppo questo protagonista è l’Europa che segna un doloroso passo indietro nella leadership che in qualche modo decide le sorti del mondo. La politica europea e mondiale è sempre meno attenta allo sfruttamento del pianeta. Nei programmi delle forze politiche il fattore ambiente è sempre più sfumato o poco considerato. L’economia circolare non riesce a sfondare sui vecchi preconcetti legati all’attuale mondo industriale e il cielo appare sempre più grigio, almeno fino a quando e manca poco.

 

#elezioni europee
Dal 6 al 9 al giugno andranno al voto i cittadini dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. Prima ancora di accostarci all’analisi della tornata elettorale, la decima dal 1979, è importante sottolineare le proporzioni dell’evento. Più di 350 milioni gli elettori che dalla Lapponia a Lampedusa, dall’Atlantico al Mar Nero esprimeranno il loro voto per eleggere i deputati del prossimo Parlamento europeo. Interviste di approfondimento nella rubrica “l’Europa al voto

 

#Italia prima in Europa per riciclo dei rifiuti e seconda solo alla Francia nell’economia circolare
L’impegno di istituzioni, enti locali e cittadini nel riciclo ha portato l’Italia a posizionarsi al secondo posto in Europa per economia circolare dietro solo alla Francia e al primo posto per il riciclo dei rifiuti. Un quinto della produzione italiana proviene dal riciclo,  e la produttività delle risorse è di 3,7 euro di PIL per chilo di materiale consumato rispetto alla media UE di 2,5 euro.
Il rapporto del Circular Economy Network e ENEA evidenzia che il 65% delle PMI italiane applica principi di economia circolare. Il riciclo degli imballaggi in Italia ha raggiunto il 71,7% mentre la raccolta dei rifiuti urbani è al 49,2%, entrambi superiori alla media europea.

 

 

A cura di Fabio Cortese e Marco Barone

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