Transizione energetica: quale sarà l’energia del futuro?

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Di Danilo Guenza

L’intervista con Riccardo Bani, amministratore delegato di Veos Group, ha offerto un quadro interessante e approfondito sulle sfide e le opportunità legate alla transizione energetica e al mondo dell’energia in generale. Questo tema, centrale sia per il futuro del pianeta che per l’evoluzione delle economie moderne, assume un ruolo sempre più rilevante nei dibattiti globali. Con la crescita delle preoccupazioni per i cambiamenti climatici, la transizione dai combustibili fossili verso fonti rinnovabili è ormai una necessità urgente, come sottolineato anche nelle conclusioni della COP28 di Dubai.

Nel corso dell’intervista, Bani ha evidenziato un concetto chiave: il progresso della civiltà umana è sempre stato strettamente legato alla capacità di produrre e consumare energia. Dalle prime scoperte legate al fuoco, passando per l’energia a vapore durante la rivoluzione industriale, fino all’attuale dipendenza dai combustibili fossili, l’energia ha plasmato le istituzioni e le culture delle diverse epoche storiche. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a una crisi energetica e climatica senza precedenti, che richiede una transizione rapida e globale verso un nuovo paradigma.

Il ruolo dei combustibili fossili nella crisi climatica

Il legame tra l’uso di combustibili fossili e il cambiamento climatico è ormai innegabile. Negli ultimi 150 anni, l’uso di petrolio, gas e carbone ha accelerato notevolmente il riscaldamento globale, contribuendo a fenomeni meteorologici estremi, come ondate di siccità e precipitazioni intense. Riccardo Bani ha sottolineato che, sebbene i cambiamenti climatici facciano parte del ciclo naturale del pianeta, l’intervento umano ha accelerato questi processi, aggravando le conseguenze sul lungo termine.

Il dibattito sulle tempistiche e le modalità della transizione energetica è complesso, ma una cosa è chiara: rimandare ulteriormente il cambiamento potrebbe costare molto di più, sia in termini economici che ambientali. Bani invita a riflettere sui costi nascosti della mancata transizione, come l’aumento dei prezzi dell’energia o la necessità di sussidi statali per alleviare il peso della povertà energetica. Questi, infatti, non sono investimenti, ma spese che non producono alcun beneficio a lungo termine.

Innovazione e opportunità per le imprese nella transizione energetica

Uno degli aspetti più importanti della transizione energetica riguarda il ruolo delle imprese. Bani sottolinea come l’innovazione tecnologica e la ricerca siano fondamentali per accelerare il cambiamento. Veos Group, ad esempio, ha investito già dal 2014 in tecnologie come le pompe di calore e la geotermia, che permettono di ridurre l’uso dei combustibili fossili nel settore del riscaldamento domestico e industriale. La loro capacità di lavorare a temperature elevate rende queste tecnologie particolarmente efficaci anche per edifici con riscaldamento centralizzato, senza necessità di interventi strutturali.

Questa direzione innovativa non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un’opportunità economica per le aziende. Investire in tecnologie sostenibili, infatti, non è solo un costo, ma un vero e proprio investimento per il futuro, capace di generare valore sia per gli azionisti che per i lavoratori.

La produzione di biometano e il riciclo dell’acqua: esempi di economia circolare

Oltre alla riduzione delle emissioni di CO2, Veos Group si distingue anche per l’impegno nell’economia circolare, in particolare attraverso la produzione di biometano derivato dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani e la depurazione delle acque industriali. Quest’ultima attività, supportata da tecnologie come l’osmosi inversa, consente di riciclare l’acqua depurata senza necessità di smaltimento, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale.

Questi progetti dimostrano che la sostenibilità non è solo una necessità morale, ma anche un’opportunità di crescita economica. L’innovazione tecnologica, supportata da politiche pubbliche adeguate, può trasformare la transizione energetica in un motore di sviluppo, creando nuovi posti di lavoro e migliorando la qualità della vita delle persone.

La transizione come opportunità per le imprese

La transizione energetica non deve essere vista come una minaccia per il settore industriale, ma come una grande opportunità di crescita. Riccardo Bani sottolinea che l’innovazione è la chiave per il successo delle imprese nel lungo periodo. L’adozione di tecnologie sostenibili non solo riduce i costi operativi, ma apre nuovi mercati e opportunità di business. Le aziende che sapranno cogliere questa sfida potranno non solo prosperare, ma anche contribuire attivamente alla costruzione di un futuro più sostenibile per tutti.

In un momento storico cruciale, la transizione energetica rappresenta una sfida complessa, ma al tempo stesso una straordinaria opportunità di innovazione e crescita economica. Come evidenziato da Riccardo Bani, il ruolo delle imprese sarà fondamentale in questo processo, che richiederà investimenti strategici, ricerca tecnologica e una visione a lungo termine. Solo con un impegno congiunto tra settore privato, pubblico e cittadini sarà possibile costruire un futuro sostenibile e garantire un pianeta vivibile per le generazioni future.

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