Di Danilo Guenza
In un mondo in cui l’attenzione alla sostenibilità e alla qualità dei prodotti alimentari è sempre più centrale, l’agricoltura simbiotica rappresenta un modello innovativo e virtuoso. Alessandro Bergese, titolare di Erbalatte, azienda specializzata nella produzione di latte da agricoltura simbiotica, ci racconta la rivoluzione che ha investito il suo business negli ultimi dieci anni. Durante l’intervista a Terra Madre, Bergese ha spiegato come questa pratica agricola abbia migliorato sia la qualità dei prodotti sia l’efficienza aziendale.
Un Cambio di Rotta Verso la Qualità
Erbalatte, come molte aziende del settore lattiero-caseario, era originariamente un’azienda convenzionale con circa cento vacche in lattazione, alimentate con insilati di mais, mangimi e soia. Tuttavia, la transizione all’agricoltura simbiotica ha segnato un cambiamento radicale, eliminando insilati e riducendo l’uso di mangimi e soia, in favore di una dieta più naturale per gli animali, basata su fieno e pascolo.
Questa scelta ha avuto un impatto diretto sulla qualità del latte prodotto, che varia secondo le stagioni in termini di gusto, contenuto proteico e grassi. La variabilità stagionale del latte riflette un legame più stretto con la natura e il ciclo delle colture, offrendo ai consumatori un prodotto più ricco di nutrienti e dal gusto autentico.
Un Latte Diverso, Più Sano e Digeribile
Bergese sottolinea che il latte da agricoltura simbiotica si distingue per l’elevato contenuto di vitamine e proteine, grazie alla presenza di diverse essenze vegetali nei prati, come leguminose e graminacee. Questa varietà di foraggi, oltre a garantire un’alimentazione bilanciata agli animali, migliora anche la digeribilità del latte. “Molti consumatori che avevano smesso di bere latte, hanno ripreso a farlo grazie al nostro prodotto,” afferma.
Erbalatte ha ampliato la propria attività, passando dalla semplice vendita di latte ai caseifici all’imbottigliamento sotto il proprio marchio, distribuendolo a bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Il feedback positivo dei consumatori testimonia il successo di questo approccio innovativo.
Agricoltura Simbiotica: Benefici per il Terreno e la Produzione
Oltre ai benefici per i consumatori, l’agricoltura simbiotica ha un impatto positivo anche sul suolo e sulla produzione agricola. Bergese spiega come il terreno, grazie a questa pratica, sia più resiliente alle condizioni di siccità, permettendo di ottenere fino a sei tagli di fieno per stagione, rispetto alla media di quattro. Inoltre, l’azienda ha implementato tecniche di pascolo rigenerativo, che consentono agli animali di contribuire alla semina naturale attraverso il calpestio, migliorando così la qualità del terreno per le annate successive.
Un Approccio Sostenibile ed Economico
L’agricoltura simbiotica non è solo un’operazione ecologica, ma anche economicamente vantaggiosa. L’utilizzo di mais autoprodotto, ad esempio, ha mostrato un notevole incremento nel contenuto proteico del latte. Questo è il risultato di una gestione sostenibile che consente di ridurre i costi senza sacrificare la qualità del prodotto.
Erbalatte dimostra come l’agricoltura simbiotica possa rappresentare un modello di successo per le aziende agricole, non solo per la sua sostenibilità ambientale, ma anche per il suo ritorno economico. Ogni processo è certificato da enti esterni, garantendo la massima trasparenza e credibilità del prodotto.
L’esperienza di Erbalatte è un esempio concreto di come l’innovazione in agricoltura possa coniugare sostenibilità e redditività. L’agricoltura simbiotica, infatti, offre un approccio innovativo che migliora la qualità del suolo, dei prodotti e, in ultima analisi, il benessere dei consumatori. Un modello che rappresenta un futuro possibile per molte aziende agricole alla ricerca di nuove soluzioni in un contesto di cambiamento climatico e crescente richiesta di sostenibilità.