Come la crisi climatica sta tropicalizzando il Mar Mediterraneo

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Di Danilo Guenza

La Storia dei Pescatori del Mar Mediterraneo

Il cambiamento climatico è un tema centrale nelle discussioni odierne, ma raramente pensiamo a come stia trasformando il nostro amato Mar Mediterraneo. Ne abbiamo parlato con Stefano Liberti, in uscita con il suo prossimo libro: “Tropico Mediterraneo: Viaggio in un Mare che Cambia, che ci porta in un viaggio profondo e preoccupante lungo le rive di questo mare, esaminando gli effetti della cosiddetta “tropicizzazione” del Mediterraneo. Il surriscaldamento delle acque, insieme a un’invasione di specie aliene, sta cambiando drammaticamente l’ecosistema marino e terrestre che circonda questa preziosa risorsa naturale.

Durante sei mesi di esplorazione, l’autore ha viaggiato lungo le coste nord e sud del Mediterraneo, interagendo con pescatori, biologi marini e subacquei per comprendere quanto sia cambiato l’ambiente marino. Quello che emerge è un quadro drammatico. Non si tratta solo di una crisi ambientale, ma anche di una crisi economica e culturale per le comunità che dipendono da questo mare.

Uno dei problemi principali è il declino delle popolazioni ittiche autoctone, causato da anni di pesca eccessiva e dall’arrivo di specie invasive. In Italia, il famoso granchio blu (Callinectes sapidus), originario dell’Atlantico, è ormai noto per aver invaso i litorali settentrionali, creando gravi difficoltà ai pescatori locali. Ma questo è solo un esempio. Nel Mediterraneo orientale, la situazione è ancora più grave.

Specie Aliene e Surriscaldamento minacciano il Mar Mediterraneo

Il surriscaldamento delle acque mediterranee ha favorito l’arrivo e la proliferazione di specie aliene, principalmente provenienti dall’Oceano Indiano attraverso il Canale di Suez. Tra queste, il pesce scorpione e il pesce palla maculato sono tra i più dannosi. Non solo hanno occupato le nicchie ecologiche di specie autoctone, ma, essendo velenosi, non hanno predatori naturali, il che li rende altamente invasivi.

Durante una battuta di pesca a Cipro, l’autore ha assistito all’incredibile crescita numerica di queste specie. Il pescatore locale, Fotis, ha raccontato come in pochi anni la fauna ittica della zona sia stata sostituita quasi completamente da questi pesci tropicali. Un chiaro segnale di un mare in trasformazione che rischia di perdere la sua biodiversità.

L’Impatto Economico: Un Ecosistema che Collassa e la Fine della Tradizione

Il cambiamento del Mediterraneo non si limita solo alle acque. Ha un effetto diretto sulle comunità che vivono di pesca. A Cherkenna, un arcipelago tunisino noto come il “vivaio del Mediterraneo”, i pescatori stanno affrontando una crisi economica senza precedenti. Il metodo di pesca ancestrale, che ha resistito per secoli ed è stato recentemente riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale, sta venendo meno. Le reti che una volta si riempivano di pesci pregiati come calamari, orate e polpi, ora catturano principalmente granchi blu, specie invasive provenienti dall’Oceano Indiano.

Questi granchi, venduti a basso prezzo, non garantiscono più il sostentamento dei pescatori locali. Molti giovani hanno abbandonato le isole in cerca di fortuna altrove, soprattutto in Italia, lasciando dietro di sé una popolazione di pescatori anziani che non riescono a far fronte alla crisi. Si sta assistendo a una frattura generazionale che potrebbe portare alla scomparsa di una cultura millenaria legata alla pesca.

Un Problema che Ci Riguarda Tutti

Il Mediterraneo è un mare semichiuso, e le sue trasformazioni non riguardano solo chi vive lungo le sue coste. Le alterazioni dell’ecosistema marino stanno già influenzando il clima e l’economia delle regioni circostanti. L’aumento delle temperature marine porta a fenomeni meteorologici estremi, mentre la diminuzione delle risorse ittiche minaccia interi settori economici.

L’invasione delle specie aliene e la perdita della biodiversità sono problemi che richiedono interventi immediati e coordinati. Alcuni governi, come quello cipriota, stanno cercando di mitigare il problema pagando i pescatori per catturare e distruggere le specie invasive come il pesce scorpione. Tuttavia, queste misure tampone non bastano. È necessaria una strategia globale che affronti le cause profonde del cambiamento climatico e della tropicalizzazione del Mediterraneo.

Il destino del Mediterraneo è a un bivio. Mentre il surriscaldamento globale continua a influenzare negativamente gli ecosistemi di tutto il mondo, le comunità costiere devono adattarsi rapidamente a una realtà in continua evoluzione. Questo libro offre una testimonianza preziosa su come il nostro mare stia cambiando e su come questi cambiamenti abbiano ripercussioni ben oltre le sue acque.

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