Di Fabio Cortese
Durante il Forum IFIB (Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy) di Bologna, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Laura Gallo, fondatrice della startup Coffeefrom. Questa innovativa azienda italiana è impegnata nella trasformazione dei fondi di caffè in materiali biocompatibili, contribuendo alla riduzione della plastica fossile e dell’impatto ambientale. Ecco cosa abbiamo scoperto su questo progetto.
L’idea alla base di Coffeefrom è semplice ma rivoluzionaria: utilizzare i fondi di caffè come materia prima per produrre nuovi materiali plastici. Ogni giorno milioni di persone consumano caffè, ma solo il 10% del chicco viene utilizzato nella bevanda. Mentre il restante 90% finisce nelle discariche, generando elevate emissioni di CO2. Laura Gallo spiega come la sua azienda sia in grado di recuperare questo scarto e trasformarlo in polimeri ecologici, riducendo sia i rifiuti sia l’inquinamento causato dalla plastica tradizionale.
Soluzioni Circolari: il caffè dall’Economia Lineare all’Economia Circolare
Uno degli obiettivi principali di Coffeefrom è contribuire alla transizione verso un’economia circolare, dove i rifiuti non esistono e ogni risorsa viene recuperata e riutilizzata. Attualmente, la startup ha sviluppato quattro polimeri che contengono fino al 20% di caffè recuperato. Laura ha confermato che l’azienda è già al lavoro su un brevetto che permetterà di aumentare questa percentuale fino al 50%, rendendo i loro materiali ancora più sostenibili. Il futuro di Coffeefrom è quindi in linea con le normative europee, che prevedono la sostituzione del 30% delle plastiche fossili con materiali biodegradabili.
Applicazioni Industriali e Prospettive Future del caffè
I polimeri creati da Coffeefrom hanno già trovato applicazione in diversi settori, tra cui automotive, moda e ristorazione. “Il nostro progetto non si limita a risolvere un problema ambientale,” spiega Laura, “ma vuole anche proporre un nuovo modello di business basato sulla circolarità.” L’azienda sta collaborando con grandi player dell’industria alimentare, che forniscono scarti di caffè direttamente dalle fabbriche, e ha in corso progetti pilota per recuperare il caffè esausto da bar, hotel e distributori automatici.
Oltre ai polimeri, Coffeefrom produce oggetti finiti come tazzine e “mug“, dimostrando come i loro materiali possano essere utilizzati per creare prodotti esteticamente piacevoli e funzionali. Questi oggetti non solo sono sostenibili, ma sono anche in grado di rispondere agli standard di resistenza termica e sicurezza per il contatto alimentare, fattore determinante per il loro successo.
Il Sostegno delle Istituzioni e l’Accelerazione Internazionale
La startup ha ricevuto diversi riconoscimenti e supporto istituzionale. Nel 2022, Coffeefrom ha partecipato al programma di accelerazione TerraNext, promosso da CDP (Cassa Depositi e Prestiti), ed è stata selezionata tra le 7 startup più promettenti. Laura ha inoltre raccontato di aver preso parte al Global Startup Program, un’iniziativa dell’ICE che l’ha portata a Singapore per espandere ulteriormente la rete internazionale dell’azienda.
Coffeefrom ha anche partecipato al programma Innovit a San Francisco, dove ha avuto l’opportunità di presentarsi a potenziali investitori statunitensi, consolidando il suo posizionamento nel panorama internazionale delle startup biotecnologiche.
Sfide e Opportunità
Nonostante il successo, Coffeefrom affronta ancora le sfide comuni a molte startup. Una delle maggiori difficoltà, secondo Laura, è la creazione di una rete commerciale solida che permetta all’azienda di superare la fase iniziale e di espandersi su larga scala. Per il 2025, l’obiettivo è sviluppare significativamente le vendite, sia dei semilavorati (granuli polimerici) che dei prodotti finiti, offrendo un’alternativa concreta e sostenibile alle plastiche tradizionali.
La storia di Coffeefrom è un esempio brillante di come innovazione e sostenibilità possano andare di pari passo. Trasformando gli scarti del caffè in materiali ecologici, l’azienda non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce attivamente alla creazione di un’economia circolare. Con il supporto delle istituzioni e una visione chiara per il futuro, Coffeefrom è destinata a giocare un ruolo di primo piano nella rivoluzione sostenibile dell’industria plastica.