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Agricoltura Biologica: crescita e futuro delle aree montane

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L’agricoltura biologica continua a registrare una crescita significativa, sia in termini di produzione che di consumo. Ne abbiamo parlato con Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, per comprendere meglio l’evoluzione del settore e le sfide future. Dopo un periodo di stabilità nel 2023 dovuto all’inflazione, i consumi di prodotti biologici in Italia sono aumentati di quasi il 6%, sia in valore che in volume. Parallelamente, l’export ha registrato un ulteriore incremento del 7%, confermando il ruolo sempre più rilevante del settore agroalimentare biologico nel mercato internazionale.

La Crisi dell’Agricoltura biologica nelle Aree Montane

Uno dei temi centrali dell’ultima Festa del Bio, svoltasi all’Orto Botanico di Roma, è stato il futuro delle aree montane e interne. Negli ultimi vent’anni, il numero di aziende agricole è diminuito del 50%, con un calo ancora più drastico (75%) nelle zone collinari e montane. Questo declino è legato all’inadeguatezza dell’agricoltura intensiva in territori che, in Italia, sono per oltre il 70% montuosi o collinari.

Il modello biologico e biodinamico rappresenta una soluzione sostenibile, capace di stimolare l’economia locale attraverso la filiera agroalimentare, il commercio e il turismo. Per contrastare la scomparsa delle aziende agricole, è necessario un cambio di paradigma nelle politiche di sostegno al settore. Attualmente, il 20% delle aziende agricole riceve l’80% dei finanziamenti europei, premiando principalmente le grandi proprietà fondiarie. FederBio propone un modello di incentivi basato sulla valorizzazione dei servizi ecosistemici, premiando chi produce in armonia con l’ambiente e con criteri di sostenibilità.

L’Importanza delle Aree Montane per l’Ecosistema

Le aree montane non riguardano solo chi ci vive, ma l’intero Paese. Il progressivo scioglimento dei ghiacciai, anche nelle Alpi e negli Appennini, incide sulla disponibilità d’acqua, sulla biodiversità e sull’equilibrio climatico. Proteggere questi territori significa salvaguardare risorse essenziali per tutti i cittadini. Sostenere i prodotti delle aree montane, scegliendo consapevolmente prodotti biologici di queste zone, aiuta a mantenere viva l’economia locale e a preservare l’ambiente.

Un altro aspetto cruciale è il miglioramento dei servizi nelle aree interne, per garantire condizioni di vita dignitose e favorire l’insediamento di nuove attività. Scuole, banda larga, assistenza sanitaria e servizi sociali sono elementi chiave per invertire lo spopolamento e rendere questi territori attrattivi per le giovani generazioni. Un’opportunità importante è rappresentata dalle energie rinnovabili, che possono incentivare nuove economie locali e creare posti di lavoro per i giovani, offrendo loro una valida alternativa alla migrazione verso le città.

Green Deal e Agricoltura: Un Futuro da Costruire

Le proteste degli agricoltori evidenziano problematiche reali, ma non devono essere strumentalizzate per ostacolare il Green Deal. Questa politica, ancora in fase di attuazione, rappresenta un’opportunità per ridisegnare il settore agricolo, rendendolo più sostenibile e resiliente. Secondo FederBio, la chiave per il futuro è un approccio che coniughi tradizione e innovazione, promuovendo modelli produttivi capaci di valorizzare il territorio senza comprometterne le risorse naturali. L’agricoltura biologica non è solo un modello produttivo, ma una strategia per la tutela ambientale e lo sviluppo delle aree rurali. Sostenere questo settore significa investire in un futuro più equo e sostenibile, in cui la qualità del cibo, il rispetto per l’ambiente e il benessere delle comunità locali siano al centro delle politiche agricole.

Di Danilo Guenza

Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio

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