Di Fabio Cortese
Si è appena conclusa l’edizione 2024 dell’IFIB (Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy) a Bologna, un evento che ha visto la partecipazione di esperti, aziende e startup da tutto il mondo, riuniti per discutere delle ultime novità nel settore della bioeconomia circolare. Mario Bonaccorso di Spring, l’organizzazione che ha curato l’evento, ha tracciato un bilancio positivo di questa edizione, sottolineando l’importanza del forum nel promuovere innovazione e sostenibilità.
Con la partecipazione di relatori e aziende provenienti da diverse nazioni, il forum si è rivelato una piattaforma efficace per discutere delle sfide e delle opportunità legate alla bioeconomia. “Il bilancio è molto positivo”, ha dichiarato Bonaccorso, “abbiamo avuto un’ampia partecipazione internazionale, con grandi aziende come le americane IFF e Origin Materials, e le europee UPM e Metza Spring.”
Tra i temi principali, la necessità di creare un quadro regolatorio stabile per favorire investimenti e progetti legati alla bioeconomia. Il settore rappresenta un pilastro fondamentale per la transizione ecologica e il Green Deal europeo, ma servono politiche chiare e incentivanti per supportare la realizzazione concreta di impianti e progetti.
Bioeconomia e Politiche Regolatorie all’IFIB: L’Urgenza di Agire
Bonaccorso ha sottolineato l’importanza di creare le condizioni per lo sviluppo della bioeconomia, con l’industria e la ricerca già pronte a dare il loro contributo. Tuttavia, rimane il problema delle politiche regolatorie, che faticano a tenere il passo con l’innovazione. “Non c’è più tempo da perdere”, ha affermato, “l’industria è pronta, la ricerca è pronta, ma il ritardo nell’attuazione delle politiche favorevoli è ormai imbarazzante.”
Un segnale positivo arriva dalla presenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che secondo Bonaccorso potrebbe rappresentare un presupposto per un futuro più solido, con il governo italiano finalmente coinvolto in modo attivo nello sviluppo del settore.
Il Ruolo dell’IFIB nella Comunicazione della Bioeconomia
Un altro tema cruciale emerso durante il forum è il ruolo della comunicazione. Bonaccorso ha evidenziato come sia fondamentale migliorare la divulgazione scientifica legata alla bioeconomia per aumentare la consapevolezza pubblica. “Per decarbonizzare e defossilizzare, abbiamo bisogno del supporto dell’opinione pubblica,” ha dichiarato. La bioeconomia non riguarda solo la creazione di nuovi posti di lavoro, ma implica anche un cambiamento radicale nel modo in cui interagiamo con l’ambiente, un tema che deve essere compreso e sostenuto dalla società.
Il coinvolgimento dei media e dei professionisti della comunicazione è quindi essenziale per evitare fraintendimenti e diffondere messaggi corretti e accessibili a tutti. Solo così si potrà costruire una narrativa efficace e coerente sulla bioeconomia.
Startup Italiane e Innovazione: Caffè e Pomodori Come Esempi di Sostenibilità
Durante l’IFIB, alcune startup italiane hanno presentato progetti innovativi che dimostrano come la bioeconomia possa trasformare scarti agricoli in risorse preziose. Mario Bonaccorso ha citato esempi legati all’uso dei fondi di caffè e degli scarti di pomodori per creare materiali biotecnologici, mostrando come la bioeconomia circolare utilizzi residui e sottoprodotti per generare valore.
“L’Italia è un terreno fertile per l’innovazione bioeconomica”, ha affermato Bonaccorso. Attraverso iniziative come Bail Invest It e la collaborazione con attori internazionali come l’European Circle of Bail Economy Fund e la Banca Europea per gli Investimenti, il paese sta cercando di creare un ambiente favorevole alla crescita di nuove imprese biotecnologiche.
Scale-Up e Sostegno alle Startup: Le Prossime Sfide
Nonostante il potenziale, Bonaccorso ha evidenziato la necessità di un maggiore sostegno per consentire alle startup di fare il salto di qualità. “Dobbiamo creare le condizioni per il trasferimento tecnologico e facilitare la crescita delle startup,” ha spiegato. Questo richiede non solo investimenti, ma anche la creazione di un mercato favorevole ai nuovi prodotti bioeconomici, affinché la ricerca non rimanga solo a livello sperimentale.
Conclusioni
L’IFIB 2024 ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra industria, ricerca e istituzioni, evidenziando le sfide e le opportunità della bioeconomia circolare. Con un settore pronto a crescere, l’Italia si trova in una posizione strategica per diventare leader in questo campo, ma serve un supporto politico più deciso per facilitare l’implementazione di impianti e progetti concreti.