Di Danilo Guenza
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con Slow Food, ha recentemente inaugurato l’Executive Master in Circular Economy for Food, il primo corso in Italia interamente dedicato all’applicazione dell’economia circolare nel settore alimentare. Questo programma formativo, guidato dal professor Franco Fassio, associate professor of Systemic Food Design, mira a formare i futuri manager della sostenibilità, con un focus sull’innovazione e la rigenerazione del capitale naturale.
La centralità dell’economia circolare nel settore alimentare
L’Executive Master si colloca in un contesto accademico pionieristico, dato che l’Università di Pollenzo è la prima istituzione italiana dedicata esclusivamente allo studio delle scienze gastronomiche. Fondata nel 2004 su impulso di Carlo Petrini, leader di Slow Food, Pollenzo ha sempre posto al centro il cibo come fulcro delle proprie attività accademiche, costruendo un approccio sistemico alle questioni legate all’alimentazione e alla sostenibilità.
Nel corso degli anni, l’università ha intercettato nuove tendenze e sviluppato competenze avanzate nella gestione sostenibile della filiera alimentare. Questo percorso ha portato alla creazione del Master in Circular Economy for Food, frutto di un lungo processo di ricerca e progettualità nell’ambito dell’economia circolare applicata al cibo.
Un approccio innovativo: economia, società e biosfera
Secondo il professor Fassio, l’economia circolare rappresenta un paradigma economico fondamentale per il futuro del settore alimentare. Il cibo è intrinsecamente legato a sistemi complessi, e per questo l’approccio sistemico diventa cruciale per comprendere e affrontare le sfide della sostenibilità. “Non esiste innovazione se non è accompagnata da uno sviluppo sostenibile”, afferma Fassio. Il master, infatti, si sviluppa intorno a un modello che abbraccia l’idea di rigenerazione del capitale naturale, coniugando economia, società e biosfera.
Il programma si articola in tre moduli principali: uno dedicato alla gestione delle risorse naturali (aria, suolo, acqua), uno alla società e alle dinamiche intergenerazionali, e infine uno alla governance economica, con focus su modelli di business circolari, rendicontazione e finanza sostenibile.
Un percorso formativo unico in Italia
Il Master, destinato a professionisti già attivi nel settore, si svolge con 75 ore di lezioni in presenza presso il campus di Pollenzo e altrettante online. Tra i partner del programma figurano importanti enti e realtà del settore, come la stazione zoologica Anton Dohrn, il Kyoto Club, e Slow Food Italia e International.
Una caratteristica distintiva del Master è la possibilità di ottenere tre certificazioni professionali: oltre al titolo di Circular Economy for Food Manager, rilasciato dall’Università di Pollenzo, gli studenti possono sostenere gli esami per le qualifiche di Sustainability Manager e Innovation Manager, figure sempre più richieste nelle grandi imprese del settore alimentare.
Gli sbocchi professionali del Circular Economy Manager
Il professor Fassio sottolinea come la formazione offerta dal Master apra le porte a numerose opportunità professionali. “Il mercato sta cercando figure come il Circular Economy Manager, il Sustainability Manager e l’Innovation Manager”, spiega. “Le aziende alimentari italiane, dai colossi industriali alle realtà più piccole, stanno riconoscendo l’importanza di implementare modelli di business sostenibili e circolari.”
Oltre alle competenze tecniche, il Master fornisce strumenti per sviluppare una visione imprenditoriale e innovativa, con un’attenzione particolare alla rendicontazione ambientale e alla bioeconomia circolare. Fassio incoraggia gli studenti a diventare imprenditori di sé stessi, sfruttando il know-how acquisito per avviare nuove iniziative nel settore alimentare, con una prospettiva di almeno 10-12 anni.
L’importanza del pensiero sistemico per il futuro del cibo
Il cuore del Master in Circular Economy for Food risiede nell’approccio sistemico. Fassio sottolinea come l’economia circolare non debba limitarsi alla gestione dei rifiuti, ma debba considerare l’intero ciclo produttivo e le relazioni con l’ecosistema naturale. “Il cibo è già di per sé un sistema complesso, interconnesso con la natura,” afferma, “ed è per questo che l’approccio sistemico è l’unico modo per affrontare queste sfide.”
In conclusione, il Master dell’Università di Pollenzo rappresenta un’opportunità unica per chi desidera acquisire competenze avanzate in un settore in rapida evoluzione, con un occhio di riguardo per la sostenibilità e l’innovazione. Un percorso formativo che non solo prepara i professionisti del futuro, ma contribuisce attivamente a ridisegnare il futuro del settore alimentare.