Teon: La rivoluzione sostenibile delle pompe di calore

Riproduci la puntata

Di Danilo Guenza

In un momento storico in cui la sostenibilità ambientale è al centro delle preoccupazioni globali, le tecnologie innovative nel settore del riscaldamento stanno emergendo come soluzioni fondamentali per ridurre l’impatto ambientale delle città; tra queste, le pompe di calore si distinguono per la loro capacità di offrire un’alternativa sostenibile ed efficiente alle tradizionali caldaie. Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Ferdinando Pozzani, amministratore delegato di Teon, un’azienda italiana all’avanguardia nella produzione di pompe di calore, per capire meglio questa tecnologia e il suo potenziale nel contesto attuale.

Teon: Un’Eccellenza Italiana

Teon è un’azienda italiana nata meno di dieci anni fa con l’obiettivo ambizioso di rivoluzionare il settore del riscaldamento. “La nostra azienda è stata fondata a seguito di un percorso di ricerca e sviluppo presso l’Area Science Park di Trieste,” spiega Pozzani. “L’idea era quella di sviluppare un prodotto capace di sostituire completamente le caldaie tradizionali, senza la necessità di interventi intrusivi sugli impianti esistenti.”

Le pompe di calore prodotte da Teon sono in grado di fornire acqua calda a temperature fino a 80-90 gradi Celsius, rendendole adatte anche per edifici dotati di impianti a radiatori, storicamente problematici per l’adozione di nuove tecnologie di riscaldamento.

Pompe di calore: un’Innovazione Brevettata

L’azienda ha sviluppato e depositato sei brevetti, concentrandosi sulla configurazione termodinamica delle pompe di calore. Questi brevetti migliorano l’efficienza delle pompe, riducendo i consumi energetici a parità di calore prodotto. “Il nostro obiettivo è rendere sostenibile il riscaldamento anche negli edifici esistenti, spesso dimenticati dalle soluzioni di sostenibilità odierne,” afferma Pozzani.

Il Riscaldamento: Una Fonte Sottovalutata di Inquinamento

Una delle rivelazioni più sorprendenti emerse durante l’intervista riguarda l’effettivo impatto del riscaldamento sull’inquinamento urbano. “Contrariamente a quanto si crede, non è il traffico la principale fonte di CO2 e polveri sottili nelle città, ma il riscaldamento degli edifici,” sottolinea Pozzani. Durante il lockdown causato dalla pandemia di COVID-19, uno studio condotto dall’Arpa Emilia-Romagna ha dimostrato che le emissioni di CO2 rimanevano costanti nonostante la drastica riduzione del traffico. Questo dato evidenzia l’urgenza di innovare le tecnologie di riscaldamento per ridurre l’inquinamento urbano.

Un Investimento per il Futuro

Oltre agli evidenti benefici ambientali, le pompe di calore rappresentano un’opportunità di risparmio economico significativo. Sebbene il costo iniziale possa essere superiore a quello di una caldaia tradizionale, le detrazioni fiscali disponibili (fino al 70%) e il risparmio sulle bollette energetiche permettono di recuperare l’investimento in 5-6 anni. “È importante considerare l’acquisto di una pompa di calore non come un costo, ma come un investimento,” afferma Pozzani. “Dopo alcuni anni, i risparmi ottenuti si traducono in un guadagno netto.”

Verso l’Indipendenza Energetica

Le pompe di calore non solo migliorano l’efficienza energetica, ma contribuiscono anche a una maggiore indipendenza energetica. Utilizzando elettricità invece di gas, queste tecnologie riducono la dipendenza dai fornitori esteri di combustibili fossili. “L’Italia importa la maggior parte del suo gas da paesi geopoliticamente instabili,” spiega Pozzani. “Passare a soluzioni basate sull’elettricità, che può essere in parte autoprodotta da fonti rinnovabili, ci rende meno vulnerabili a fluttuazioni di prezzo e interruzioni di fornitura.”

Le pompe di calore rappresentano una delle soluzioni più promettenti per affrontare le sfide legate al riscaldamento degli edifici in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica. Come evidenziato da Ferdinando Pozzani, l’adozione di queste tecnologie può portare a significativi benefici non solo per l’ambiente, ma anche per le tasche dei consumatori e per l’indipendenza energetica del Paese.

Iscrivi alla nostra newsletter