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In questa puntata di CC23 Magazine:

La geopolitica segna il passo.
In medio oriente la situazione resta drammatica e senza via d’uscita, e il commercio globale è sotto ricatto per il blocco di Suez. E il mondo comincia a fare i conti con la rivoluzione dell’economia circolare che farà della condivisione la nuova parola d’ordine.

 

Il mercato delle auto elettriche stenta a prendere piede in Europa.
Gli automobilisti europei preferiscono auto a combustione anche usate anziché veicoli elettrici di seconda mano, compromettendo di fatto gli sforzi dell’UE per ridurre le emissioni del trasporto stradale.
I concessionari attribuiscono questa tendenza a diversi fattori tra cui i prezzi più elevati, la mancanza di infrastrutture di ricarica e la preoccupazione sull’autonomia dei veicoli.  Il problema è accentuato dalla mancanza dei modelli più piccoli nel mercato dell’usato. La necessità di stimolare il mercato delle auto elettriche usate è cruciale per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle missioni dell’UE entro il 2030.

 

Microplastiche nell’acqua potabile, una minaccia invisibile per la salute.
Un recente studio condotto dai ricercatori della Columbia e della Rogers University ha rivelato che le bottigliette d’acqua in plastica contengono una quantità di microplastiche fino a cento volte superiore a quanto precedentemente stimato.
Questo solleva preoccupazioni sulla salute poiché la ricerca attuale sta esaminando gli effetti delle microplastiche nei tessuti umani. Studi recenti indicano che le nanoplastiche potrebbero essere più tossiche a causa delle loro dimensioni che facilitano l’ingresso nel corpo umano. Il costo economico, derivante dai danni alla salute causata dalla plastica è stimato in miliardi di dollari evidenziando la necessità di affrontare il problema su scala globale e ridurre le esposizioni a queste sostanze chimiche
attraverso azioni legislative e politiche.

 

Approvata dal Parlamento Europeo la direttiva contro il Greenwashing.
Il Parlamento Europeo ha votato a favore della direttiva che modifica le direttive 2059 CE e 2183 UE, conferendo ai consumatori poteri per una transizione verde attraverso una migliore protezione delle pratiche sleali è una maggiore informazione.
La nuova direttiva mira a vietare il Greenwashing e a migliorare l’etichettatura dei prodotti con nuove regole che vietano affermazioni ambientali generiche senza certificazioni valide. La direttiva inoltre proibisce informazioni ingannevoli sulla durata dei prodotti e incentiva la trasparenza riguardo la riparabilità e la durabilità.

 

A cura di Fabio Cortese e Marco Barone

 

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