In un’epoca contraddistinta da crescenti preoccupazioni ambientali e dalla necessità di pratiche di consumo e produzione più sostenibili, l’economia circolare è emersa come un faro di speranza. Il concetto di economia circolare, basato sulle 7R, si incentra sulla minimizzazione degli sprechi, sulla massimizzazione dell’efficienza delle risorse e sulla ridefinizione della crescita economica. Con gli ultimi sviluppi in questo campo, sta diventando evidente che la transizione verso un’economia circolare non è più una semplice possibilità, ma è un imperativo per un futuro sostenibile.
Uno dei trend più promettenti nell’economia circolare è l’emergere di modelli di business innovativi che privilegiano la longevità e i molteplici cicli di vita dei prodotti. I modelli tradizionali lineari spesso seguono un approccio “prendi, produci, smaltisci”, mentre i modelli di business circolari stanno ribaltando questa equazione. Le aziende stanno sempre più adottando strategie come il leasing, i servizi di abbonamento e il prodotto come servizio per mantenere la proprietà dei prodotti, consentendo ai clienti di usufruire dei benefici senza il peso della proprietà.
Ad esempio, il brand di abbigliamento Patagonia ha lanciato l’iniziativa “Worn Wear“, che consente ai clienti di acquistare e vendere capi Patagonia usati ma in buone condizioni, prolungando la durata dei prodotti e riducendo gli sprechi tessili. Un altro esempio è Dell che ha implementato un programma di riciclo in cui raccoglie elettronica usata per riutilizzarne i materiali nella realizzazione di nuovi prodotti, riducendo la necessità di risorse primarie.
Gli avanzamenti tecnologici sono fondamentali nel promuovere l’economia circolare. Dalle tecnologie di riciclo all’avanguardia alle piattaforme digitali che facilitano la condivisione delle risorse, la tecnologia gioca un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dell’uso delle risorse e nella riduzione degli sprechi.
Metodi avanzati di riciclo, come il riciclo chimico e la pirolisi, sono in grado di smontare materiali complessi nei loro componenti costituenti, consentendo il recupero di risorse preziose. Ad esempio Loop Industries ha sviluppato una tecnologia che può riciclare plastica PET all’infinito, creando un ciclo di riutilizzo costante per questo materiale comunemente utilizzato.
Inoltre, l’adozione dell’Internet delle Cose (IoT) e della tecnologia blockchain consente monitoraggio e tracciabilità dei materiali lungo tutto il ciclo di vita, migliorando la trasparenza e la responsabilità nelle catene di approvvigionamento. IBM ed Ecolab hanno collaborato per creare una piattaforma basata su blockchain che traccia il percorso dei rifiuti di plastica attraverso l’intera catena di approvvigionamento, garantendo che vengano gestiti e riciclati correttamente.
Le politiche e i regolamenti governativi sono fondamentali nel plasmare l’adozione delle pratiche dell’economia circolare su ampia scala. Molti paesi e regioni hanno riconosciuto l’importanza di passare a un’economia circolare e hanno introdotto politiche a sostegno di questa trasformazione.
Il Piano d’Azione per l’Economia Circolare dell’Unione Europea stabilisce obiettivi ambiziosi per la riduzione degli sprechi e l’aumento delle percentuali di riciclaggio. Entro il 2030, il piano mira a garantire che tutte le confezioni di plastica messe sul mercato dell’UE siano riutilizzabili o riciclabili. Inoltre, diversi paesi, tra cui il Giappone e il Canada, hanno implementato programmi in cui la responsabilità del produttore è estesa alla fase post-consumo del ciclo di vita di un prodotto (EPR).
La transizione a un’economia circolare richiede la collaborazione tra le diverse parti interessate, tra cui governi, aziende, consumatori e comunità. Le iniziative collaborative sono in aumento, favorendo un approccio collettivo alle sfide dell’abbattimento degli sprechi e dell’esaurimento delle risorse primarie.
L’Ellen MacArthur Foundation’s Global Commitment riunisce oltre 400 aziende, governi e ONG per lavorare verso un’economia circolare sulle plastiche. Come parte di questo impegno, aziende come Coca-Cola e Unilever si sono impegnate a eliminare l’imballaggio superfluo e ad aumentare l’uso di materiali riciclati.
Le campagne di sensibilizzazione pubblica e i programmi educativi sono anche componenti cruciali del successo dell’economia circolare. I consumatori si informano sempre più sull’impatto delle proprie scelte ed è probabile che chiedano prodotti in linea con i principi circolari. I marchi che privilegiano la sostenibilità spesso vengono ricompensati con la fedeltà dei clienti, alimentando ulteriormente la domanda di prodotti e servizi circolari.
L’economia circolare non è più un concetto teorico; è una realtà dinamica ed in evoluzione che sta plasmando il modo in cui produciamo, consumiamo e interagiamo con le risorse. Dai modelli di business innovativi che privilegiano la longevità agli avanzamenti tecnologici che ottimizzano l’utilizzo delle risorse, l’economia circolare sta aprendo la strada a un futuro più sostenibile. Con il continuo impegno di governi, industrie e individui nell’abbracciare questo cambiamento di paradigma, ci avviciniamo a un mondo in cui gli sprechi.
EdA